Giulio Beltrami ĆØ nato a Milano il 23 marzo 1944, ove risiede.
Laureato in [astro]fisica all'UniversitĆ degli Studi di Milano nel 1969, dopo due anni da ricercatore ĆØ stato per 8 anni consulente alla Syntax SpA (Olivetti) nella progettazione e sviluppo di software di sistema.
Per altrettanti anni ha coordinato in Italtel SpA (STET) l'attivitĆ di assistenza agli utenti R&S, nell'area dei sistemi distribuiti, dei packages, della telematica e dei servizi "infocenter".
Dal 1985 alla Logos Progetti SpA, software house poi confluita nel Gruppo Olivetti, ha coordinato progetti di ricerca in ambito europeo e lo sviluppo di diverse applicazioni telematiche; quindi ha contribuito al disegno di una linea di prodotti software per banche dati e gestione documentale, che infine ha promosso, come responsabile aziendale del supporto commerciale e marketing.
Membro delle associazioni AICA, ClubTI Milano (ex), Informatici senza Frontiere, Copernicani (Italia) e ACM (USA) e partecipe alla Fondazione RCM (Rete Civica di Milano), si ĆØ anche interessato agli aspetti sociali delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, senza trascurare fenomeni "tecno-anarchici" e "cyberpunk".
In pensione dal 2002, continua ad occuparsi di informatica, con la ricerca e sviluppo "amatoriale" di sistemi di assistenza a comunitĆ d'affari in rete, basati su originali architetture e tecnologie informative/cognitive; i risultati attesi sono una piattaforma "Community Business Server" e una teoria sulla conoscenza/coscienza collettiva emergente dal suo funzionamento in Internet.
Ha usato tale piattaforma nel progetto "con domotico" eCondominium vincitore del Premio Perotto 2010.
Piattaforma che dal 2011 ĆØ evoluta al cloud computing, stressando il concetto di collaborazione, con rivoluzionarie architetture applicative "Hyper-Business" e "Hyper-Enterprise".
Mentre eCondominium si ĆØ evoluto da "Social Housing" a "Global Housing", con il nome āHyper-Condoā, che virtualizza il citofono sullo Smartphone.
Dal 2020 la pandemia suggerisce come snellire e decongestionare le cittĆ , per fronteggiare tali e tanti ācigni neriā, adottando il paradigma āolonico-virtualeā per una Smart City rinominata Holo City.
Il progetto prevede Olismo nello Spazio fisico e nel Ciberspazio informatico (Infosfera), per realizzare una Olarchia civica e una Olotopia urbana, atteso il principio olografico per cui tutto il mondo ci sta giĆ (virtualmente) in tasca (dello smartphone).
Da ultimo propone lo Ecopacifismo contro al rischio combinato disposto di olocausto nucleare ed estinzione climatica.
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