La sintonia degli Eterni Principi
Nell’Omega di oggi, le conoscenze si confrontano, almeno a livello di analogie. La fisica descrive lo sviluppo dei campi quantistici attraverso la loro dinamica per una estensione temporale di quasi 14 miliardi di anni. Nello spaziotempo descritto dalla relatività generale. In analogia, l’antica yajna, scienza del Sacrificio Vedico, descrive la frattura che dall’Uno ha generato il Molteplice. È una frattura che dall’indefinito ha generato l’infinito. Un immenso sacrificio che si è svolto – e che si svolge – attraverso gli eoni. Sacrificio che brucia tutta la materia in radiazione. Ma Sacrificio con residuo: e quel residuo di fuoco è la vita.
La conoscenza del primo secondo dell’Universo ci porta nell’indefinito. Questo Alfa è indefinito perché, entro il primo 10-43 s di vita la fisica quantistica e la gravitazione devono essere usate insieme, in armonia. Sono inscindibili perché ci troviamo sia entro la lunghezza d’onda Compton dell’indeterminazione quantistica che entro il raggio di Schwarzschild dell’orizzonte spaziotemporale. E questa strada porta all’indefinito. Indefinita è la struttura dello spaziotempo quando il suo stesso tessuto è soggetto al Principio di Indeterminazione di Heisenberg.
L’indefinito di Anassimandro… un indefinito iniziale di energia che poi si sviluppa in un confronto tra opposti, diviene ad esempio equilibrio di radiazione e materia nel Cosmo primordiale. Un fotone primordiale si trasforma in un elettrone (carica negativa) e un positrone (carica positiva). L’indefinito si manifesta in questa opposizione – e spesso la riassorbe, trasformando di nuovo la coppia elettrone-positrone in fotoni. Laddove un fotone, senza carica elettrica, si trasforma in un elettrone negativo e in un positrone positivo. Che poi vengono riassorbiti in fotoni.
Quando l’Universo ha 380 mila anni di tempo cosmico, nasce la sua prima Alba. Si accende la luce della ricombinazione di protoni ed elettroni, il che corrisponde al sorgere dappertutto della Radiazione Cosmica di Fondo. La luce attraversa tutto lo spazio e tutto il tempo. In questo punto di equilibrio tra Alfa e Omega nasce la materia, nascono gli atomi. E l’eco di questa nascita è ancora con noi, nella temperatura del cosmo. Sono 2.7 gradi Kelvin al di sopra dello Zero Assoluto: l’eco della nascita dell’atomo.
Le stelle nascono quando l’Universo ha centinaia di milioni di anni. Agglomerati di materia, di gas, di polvere si concentrano per formare le nuove fornaci del cosmo. Per irradiarlo di una nuova luce. Un nuovo fuoco sacrificale viene acceso dall’Advaryu, l’officiatore cosmico del sacrificio Vedico: è il fuoco della fusione termonucleare, quello che accende tutti i soli.
Il nostro pianeta viene tardi, formato quando l’Universo ha quasi dieci miliardi di anni, insieme a tutto il sistema della nostra stella. Ed insieme a tanti altri pianeti intorno alle altre stelle. Su questo piccolo pianeta, nasce la nostra storia.
Una storia lunga, la storia di un indefinito da cui l’Universo prende le mosse per diventare infinito. L’Alfa come Big Bang, genera in seguito la Radiazione di Fondo e, forma le stelle, forma le galassie, forma i pianeti. E forma l’uomo, e l’inconscio e la magia con cui l’uomo vede il Cielo. La sua vera origine.
Autori: Marco G. Giammarchi e Roberto Radice
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