Il confronto col Cielo
Confrontarsi col Cosmo è parte dell’essere umani. È costante della storia e della conoscenza.
Da un lato il Cielo come la casa dell’infinito, come sorgente di vita – la luce del Sole – ma anche di morte. Le tempeste, il fulmine. Il Cielo come luogo dell’agire degli Dei e delle energie cosmiche. Luogo di metafore, di bighe alate, e luogo astrologico e propiziatorio. Luogo della divinazione e delle tradizioni astro-mitologiche medio-orientali. Luogo della terribile emozione del Sole Nero, l’eclisse totale.
Al Sole, al Cielo l’uomo ha porto anche sacrifici umani, nell’espressione più tremenda della mitologia divinizzante. Eppure anche, nell’epoca dei Greci, il Cosmo fu suggestione di grande ordine. E “ordine” è proprio la traduzione greca di “cosmo”, l’ordine a cui si riferirono i Pitagorici, l’ordine di Filolao, il primo a ipotizzare un modello cosmologico. L’ordine di Aristarco, il primo ad ipotizzare un modello di tipo elio-centrico.
L’eclisse totale di sole è uno spettacolo straordinario, che nel 1919 rese possibile la prima conferma della teoria della Relatività Generale (esperimento di Eddington).
Il confronto col Cielo ha trascinato dietro di sé la scienza, che nasce con l’uscita del Cielo dalla metafisica. Con Galileo – il primo a dimostrare che il cielo non è iper-uranio metafisico, ma che invece diviene. Le macchie solari, le ombre delle montagne sulla Luna, il moto dei satelliti di Giove… Galileo dimostrò che il Cielo era soggetto alla corruzione del divenire. Galileo, che morì nel 1642, anno di nascita di Newton. L’uomo che dimostrò che cielo e terra sono soggetti alle stesse leggi fisiche.
E di nuovo il Cielo, sempre il cielo, marchio della conoscenza umana, dal Paradiso dantesco alla dimostrazione della Relatività Generale nel 1919. Ottenuta grazie al cielo, grazie all’eclisse totale di Sole. Grazie al Sole Nero.
Autori: Marco G. Giammarchi e Roberto Radice
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Marco Giammarchi è Primo Ricercatore all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, abilitato Professore Ordinario di Fisica delle Interazioni Fondamentali. È' titolare del corso di Fisica delle Particelle all'Università degli Studi di Milano ed è stato Guest Scientist al Fermilab negli USA e all'Albert Einstein Center di Berna. Ha partecipato a esperimenti al Fermilab, al Laboratorio del Gran Sasso, in Belgio, in Argentina e al CERN di Ginevra. È' tra i fondatori di Borexino, esperimento che ha dimostrato il funzionamento del centro del Sole con i neutrini e nel 2015 ha fondato l'esperimento QUPLAS che ha osservato per la prima volta l'interferometria quantistica di antimateria.
I suoi interessi vanno dalla fisica astro-particellare e del neutrino alla fisica quantistica e alla gravitazione con antimateria. È autore di 300 pubblicazioni su riviste internazionali e di 50 interventi a conferenze internazionali. Interessato alla spiritualità orientale, da oltre dieci anni collabora con Filosofi della Scienza su temi epistemologici e di filosofia teoretica.
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Roberto Radice (Busto Arsizio 1947), già professore ordinario di Storia della filosofia antica all’Università
Cattolica di Milano è condirettore delle collane: “Temi metafisici e problemi del pensiero antico” e “Platonismo
e filosofia patristica”, Vita e Pensiero, Milano, nonché direttore di “Lexicon, collana di lessici [informatici] di
filosofia antica”, edizioni Biblia, Milano. I suoi interessi scientifici spaziano dall’Ellenismo al Neoplatonismo,
passando attraverso Aristotele e il Giudaismo alessandrino. I suoi ultimi libri (dal titolo Magica filosofia e I
nomi che parlano) editi da Morcelliana nel 2019 e nel 2020 sono dedicati ai rapporti fra la filosofia e il
pensiero magico, nonché alla storia dell’allegoria filosofica.
Collaboratore del “Corriere della sera” nei collaterali della serie “Grandangolo” (11 titoli) e “Filosofica” della
quale è anche curatore.
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