Gli eterni principi α e ω part 17

da , | 6 Dic, 23 | Filosofia |

Indefinito del numero tre.

Dall’indefinito del Caos all’infinito del Cosmo. L’organizzazione di materia in forma avviene per mezzo di una organizzazione presieduta da tre numeri. La costante di gravitazione universale, la velocità della luce e la costante di Planck. Tre numeri come a evidenziare tre simboli di ciò che è. Tre come nella tradizione Pitagorica, e come nel monoteismo Cristiano.

Ma tutta la conoscenza scientifico-matematico non è forse simbolo? Simbolo come significante, simbolo come rimando a un significato. E non è forse questo, il simbolo, un ponte tra la matematica e la mistica? La matematica col suo simbolo di infinito e la mistica con i suoi simboli di indefinito?

E la storia dell’uomo non è forse storia di questo equilibrio? Forse che gli antichi Vedici non avevano già scoperto il Teorema di Pitagora? Naturalmente il tutto dovuto alla necessità di mattonare correttamente un altare. L’Altare del Sacrificio.

Così il simbolo, dalle mitologie alle cosmologie, dalla mistica alla matematica percorre la storia della conoscenza umana. E percorre la vita dell’uomo, e ne caratterizza la morte. Con i suoi rituali e con i suoi simboli.

Autori: Marco G. Giammarchi e Roberto Radice

Autori

  • Marco G. Giammarchi

    Marco Giammarchi è Primo Ricercatore all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, abilitato Professore Ordinario di Fisica delle Interazioni Fondamentali. È' titolare del corso di Fisica delle Particelle all'Università degli Studi di Milano ed è stato Guest Scientist al Fermilab negli USA e all'Albert Einstein Center di Berna. Ha partecipato a esperimenti al Fermilab, al Laboratorio del Gran Sasso, in Belgio, in Argentina e al CERN di Ginevra. È' tra i fondatori di Borexino, esperimento che ha dimostrato il funzionamento del centro del Sole con i neutrini e nel 2015 ha fondato l'esperimento QUPLAS che ha osservato per la prima volta l'interferometria quantistica di antimateria. I suoi interessi vanno dalla fisica astro-particellare e del neutrino alla fisica quantistica e alla gravitazione con antimateria. È autore di 300 pubblicazioni su riviste internazionali e di 50 interventi a conferenze internazionali. Interessato alla spiritualità orientale, da oltre dieci anni collabora con Filosofi della Scienza su temi epistemologici e di filosofia teoretica.

  • Roberto Radice

    Roberto Radice (Busto Arsizio 1947), già professore ordinario di Storia della filosofia antica all’Università Cattolica di Milano è condirettore delle collane: “Temi metafisici e problemi del pensiero antico” e “Platonismo e filosofia patristica”, Vita e Pensiero, Milano, nonché direttore di “Lexicon, collana di lessici [informatici] di filosofia antica”, edizioni Biblia, Milano. I suoi interessi scientifici spaziano dall’Ellenismo al Neoplatonismo, passando attraverso Aristotele e il Giudaismo alessandrino. I suoi ultimi libri (dal titolo Magica filosofia e I nomi che parlano) editi da Morcelliana nel 2019 e nel 2020 sono dedicati ai rapporti fra la filosofia e il pensiero magico, nonché alla storia dell’allegoria filosofica. Collaboratore del “Corriere della sera” nei collaterali della serie “Grandangolo” (11 titoli) e “Filosofica” della quale è anche curatore.

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