Simmetria
La classificazione di infinito e indefinito, il loro rapporto col finito e col definito, passano attraverso concetti nuovi anche nella scienza. Che è dimostrazione di grande unificazione, di unità del tutto.
Spazio e tempo vengono unificati nelle teorie di Relatività Speciale. E lo spaziotempo diventa geometria viva, sorgente di campo gravitazionale in Relatività Generale. La geometria entra di prepotenza nella fisica fondamentale, e va a costituire la teoria gravitazionale su grande scala dell’Universo. Basata sul principio di equivalenza (tra massa inerziale e massa gravitazionale).
E così vi entra il concetto di simmetria, dalla porta principale. E correlando – grazie al Teorema di Emmy Noether – simmetria di una teoria con quantità fisiche che si conservano. Il ruolo dinamico della simmetria matematica, della geometria. Questa è una delle novità epistemologiche di maggiore importanza nella fisica moderna. Ed a questo punto forse non sembrerà sorprendente che le due maggiori teorie quantistiche moderne, quella Nucleare Forte e quella Elettrodebole siano governate da un importante principio di simmetria, il principio di gauge.
Autori: Marco G. Giammarchi e Roberto Radice
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Marco Giammarchi è Primo Ricercatore all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, abilitato Professore Ordinario di Fisica delle Interazioni Fondamentali. È' titolare del corso di Fisica delle Particelle all'Università degli Studi di Milano ed è stato Guest Scientist al Fermilab negli USA e all'Albert Einstein Center di Berna. Ha partecipato a esperimenti al Fermilab, al Laboratorio del Gran Sasso, in Belgio, in Argentina e al CERN di Ginevra. È' tra i fondatori di Borexino, esperimento che ha dimostrato il funzionamento del centro del Sole con i neutrini e nel 2015 ha fondato l'esperimento QUPLAS che ha osservato per la prima volta l'interferometria quantistica di antimateria.
I suoi interessi vanno dalla fisica astro-particellare e del neutrino alla fisica quantistica e alla gravitazione con antimateria. È autore di 300 pubblicazioni su riviste internazionali e di 50 interventi a conferenze internazionali. Interessato alla spiritualità orientale, da oltre dieci anni collabora con Filosofi della Scienza su temi epistemologici e di filosofia teoretica.
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Roberto Radice (Busto Arsizio 1947), già professore ordinario di Storia della filosofia antica all’Università
Cattolica di Milano è condirettore delle collane: “Temi metafisici e problemi del pensiero antico” e “Platonismo
e filosofia patristica”, Vita e Pensiero, Milano, nonché direttore di “Lexicon, collana di lessici [informatici] di
filosofia antica”, edizioni Biblia, Milano. I suoi interessi scientifici spaziano dall’Ellenismo al Neoplatonismo,
passando attraverso Aristotele e il Giudaismo alessandrino. I suoi ultimi libri (dal titolo Magica filosofia e I
nomi che parlano) editi da Morcelliana nel 2019 e nel 2020 sono dedicati ai rapporti fra la filosofia e il
pensiero magico, nonché alla storia dell’allegoria filosofica.
Collaboratore del “Corriere della sera” nei collaterali della serie “Grandangolo” (11 titoli) e “Filosofica” della
quale è anche curatore.
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