Il ritorno degli Eterni Principi
È quindi nel momento culminante del razionale nella storia “moderna” che l’inconscio fa il suo ritorno esplicito. E apre la strada di un mondo nel quale spazio e tempo (come li abbiamo concepiti con la ragione) non sono sufficienti a comprendere tutta l’ampiezza concettuale del mondo. Eppure questo è un mondo nostro. Nostro come forse nessun’altro, il mondo di ciò che siamo nell’essenza. Ed allo stesso modo il recupero e lo studio della mitologia – da Campbell in poi – mostra la profondità e l’unicità della identità umana. Ci rivela che le nostre equazioni differenziali sono movimenti dell’animo e rituali dello spirito. Ci mostrano che recitare il Padre Nostro o la Tavola Pitagorica – da punti di vista diversi – sono la stessa cosa. Sono forme profonde dell’umano.
Gli Eterni Princìpi che hanno permesso l’organizzazione della conoscenza guidata dalla ragione, mostrano anche la nuova strada attraverso l’indefinito e l’infinito della psiche, del simbolo, dell’immaginario. Della magia. Attraverso questi infiniti ed indefiniti si incanalano energie interiori e cosmiche. Così come gli eterni princìpi hanno forgiato le filosofie e le conoscenze… ora risuonano anche dell’eco dell’irrazionale, del mistico.
Essi, gli Eterni Princìpi, sono ritornati. Anzi, non ci hanno mai abbandonato. Perché forse questi Eterni Princìpi sono l’essenza di ciò che siamo. O l’essenza di ciò che è.
Autori: Marco G. Giammarchi e Roberto Radice
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Marco Giammarchi è Primo Ricercatore all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, abilitato Professore Ordinario di Fisica delle Interazioni Fondamentali. È' titolare del corso di Fisica delle Particelle all'Università degli Studi di Milano ed è stato Guest Scientist al Fermilab negli USA e all'Albert Einstein Center di Berna. Ha partecipato a esperimenti al Fermilab, al Laboratorio del Gran Sasso, in Belgio, in Argentina e al CERN di Ginevra. È' tra i fondatori di Borexino, esperimento che ha dimostrato il funzionamento del centro del Sole con i neutrini e nel 2015 ha fondato l'esperimento QUPLAS che ha osservato per la prima volta l'interferometria quantistica di antimateria.
I suoi interessi vanno dalla fisica astro-particellare e del neutrino alla fisica quantistica e alla gravitazione con antimateria. È autore di 300 pubblicazioni su riviste internazionali e di 50 interventi a conferenze internazionali. Interessato alla spiritualità orientale, da oltre dieci anni collabora con Filosofi della Scienza su temi epistemologici e di filosofia teoretica.
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Roberto Radice (Busto Arsizio 1947), già professore ordinario di Storia della filosofia antica all’Università
Cattolica di Milano è condirettore delle collane: “Temi metafisici e problemi del pensiero antico” e “Platonismo
e filosofia patristica”, Vita e Pensiero, Milano, nonché direttore di “Lexicon, collana di lessici [informatici] di
filosofia antica”, edizioni Biblia, Milano. I suoi interessi scientifici spaziano dall’Ellenismo al Neoplatonismo,
passando attraverso Aristotele e il Giudaismo alessandrino. I suoi ultimi libri (dal titolo Magica filosofia e I
nomi che parlano) editi da Morcelliana nel 2019 e nel 2020 sono dedicati ai rapporti fra la filosofia e il
pensiero magico, nonché alla storia dell’allegoria filosofica.
Collaboratore del “Corriere della sera” nei collaterali della serie “Grandangolo” (11 titoli) e “Filosofica” della
quale è anche curatore.
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