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Gli eterni principi α e ω part 23

da , | 11 Dic, 23 | Filosofia |

Ex Oriente Lux

L’evento mitico indefinito dell’invasione degli Arya nella Valle dell’Indo ha generato la visione Vedica del mondo e di noi uomini. La visione infinita del Tutto, dissoluzione del Progenitore che crea il cosmo al suono della Prima Sillaba. L’Om. Una visione che mostra tratti sensibilmente diversi dall’apollineo occidentale – in apparenza una visione rivale ed opposta.

Ma questa opposizione è in buona parte fittizia – appare più come un complemento che come una negazione. Prima di tutto per le evidenti analogie con gli aspetti del mistico comunque presenti in Occidente. Ma non solo. Anche per una serie di analogie sorprendenti proprio con gli aspetti più razionali e scientifici del pensiero occidentale.

Il progenitore, il Macrantropo Prajapati, appare infatti straordinariamente analogo alla dissoluzione del campo inflatonico che dà ragione del Big Bang cosmologico. Dalla sua decomposizione nasce l’Espansione e dal suo soma nascono i quark e i leptoni – i mattoni costituenti dell’Universo. L’indefinito aperto dalla visione dei Rishi, visione Vedica con i suoi rituali (e con i fattuali resti di Harappa e Moenjo-Daro) costituisce la visione sacrale del Tutto. Vista dai Rishi, la cultura Vedica si manifesta primariamente nel concetto di Sacrificio di cui abbiamo parlato.

Il Sacrificio è un potente mezzo rituale e cosmico per ricomporre la frattura che dall’Uno ha generato il molteplice. Frattura analoga a quella che, in un Universo raffreddato dall’espansione cosmologica, ha dato luogo alla rottura di simmetria tra l’interazione Nucleare Forte e quella Elettrodebole. E tutte le altre rotture di campo unificato della fisica fondamentale dei primi istanti dell’Universo.

E’ una filosofia di tipo Advaita quella che sembra emergere. Non-duale, non di contrapposizione ma di analogia e di complementazione. Giocata tra Oriente ed Occidente al ritmo di Eterni Principi.

Autori: Marco G. Giammarchi e Roberto Radice

Autori

  • Marco Giammarchi è Primo Ricercatore all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, abilitato Professore Ordinario di Fisica delle Interazioni Fondamentali. È' titolare del corso di Fisica delle Particelle all'Università degli Studi di Milano ed è stato Guest Scientist al Fermilab negli USA e all'Albert Einstein Center di Berna. Ha partecipato a esperimenti al Fermilab, al Laboratorio del Gran Sasso, in Belgio, in Argentina e al CERN di Ginevra. È' tra i fondatori di Borexino, esperimento che ha dimostrato il funzionamento del centro del Sole con i neutrini e nel 2015 ha fondato l'esperimento QUPLAS che ha osservato per la prima volta l'interferometria quantistica di antimateria. I suoi interessi vanno dalla fisica astro-particellare e del neutrino alla fisica quantistica e alla gravitazione con antimateria. È autore di 300 pubblicazioni su riviste internazionali e di 50 interventi a conferenze internazionali. Interessato alla spiritualità orientale, da oltre dieci anni collabora con Filosofi della Scienza su temi epistemologici e di filosofia teoretica.

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  • Roberto Radice (Busto Arsizio 1947), già professore ordinario di Storia della filosofia antica all’Università Cattolica di Milano è condirettore delle collane: “Temi metafisici e problemi del pensiero antico” e “Platonismo e filosofia patristica”, Vita e Pensiero, Milano, nonché direttore di “Lexicon, collana di lessici [informatici] di filosofia antica”, edizioni Biblia, Milano. I suoi interessi scientifici spaziano dall’Ellenismo al Neoplatonismo, passando attraverso Aristotele e il Giudaismo alessandrino. I suoi ultimi libri (dal titolo Magica filosofia e I nomi che parlano) editi da Morcelliana nel 2019 e nel 2020 sono dedicati ai rapporti fra la filosofia e il pensiero magico, nonché alla storia dell’allegoria filosofica. Collaboratore del “Corriere della sera” nei collaterali della serie “Grandangolo” (11 titoli) e “Filosofica” della quale è anche curatore.

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